giovedì 22 dicembre 2011

Tre giorni prima di Natale

Fra tre giorni è Natale: dovrei scrivere gli auguri sul blog. Almeno così mi è stato suggerito.
Ma mi risulta un po’ difficile.
Tutto mi sembra scontato e le parole mi paiono insufficienti per descrivere la pienezza e la luce che io ora sento dentro di me, e che vorrei tutti potessero sperimentare, ad ogni angolo del mondo.
Quindi, un sincero Buon Natale a tutti.
E chi vuol intendere, intenda J

martedì 20 dicembre 2011

L'arte del ricevere

È da quasi un mese che non aggiorno il blog: le cose da fare si sono accumulate, soprattutto in vista dell’arrivo del container, che riempirà poi le mie giornate.
Il container è fermo da una settimana ad Abidjan, in Costa d’Avorio, in attesa di trovare un treno che lo porti a Ouagadougou. Tutta la documentazione è pronta per lo sdoganamento; con Abas sono stata in capitale per i ‘sopralluoghi’ in dogana. Speravo di portarlo al villaggio prima di Natale, per evitare di scontrarci con le ferie di fine anno, ma evidentemente le cose andranno diversamente. Purtroppo dobbiamo fare i conti una delle piaghe di questa Africa: la corruzione. Probabilmente ad Abidjan qualche container arrivato dopo il nostro avrà magicamente la precedenza rispetto al nostro, depositato al porto già da diversi giorni.
Ma noi attendiamo fiduciosi e ci prepariamo allo scarico di letti, materassi, cisterne, tavoli e arredi vari per il CSPS, e poi banchi di scuola, abiti, scarpe, biciclette, tessuti e anche un piccolo teatrino per burattini con alcune marionette ed il necessario per costruirle.
Nel frattempo è arrivato anche Robert dall'Italia, che il container lo ha fisicamente preparato e caricato. Mi darà una grandissima mano: da dieci anni si divide fra Senegal e Madagascar per seguire progetti prevalentemente agricoli. Da lui sto già imparando molte cose.

I lavori al CSPS proseguono con le solite difficoltà: la settimana scorsa sono stata a Ouaga, al Ministero della Sanità, per verificare alcuni dettagli rispetto alla tettoia da costruire, ed ho scoperto - ma dai?! - che la planimetria delle latrine fornitaci a suo tempo dal governo è sbagliata.
Ma sai, in fondo stiamo parlando solo di quattro docce, cosa vuoi mai che siano?! Tanto noi i finanziamenti li troviamo sotto il baobab…
“Scusi” dico al responsabile del servizio “ma le docce ci sono già, sono all’interno degli alloggi”.
Mi fissa con aria di sufficienza mista a compassione, poi guarda Abas, seduto di fianco a me: “Evidentemente la signora non sa quali sono le nostre abitudini qui in Africa. Occorre avere una doccia esterna per gli eventuali ospiti.”
Ripenso al villaggio e a tutte le abitazioni (capanne) che neppure hanno la latrina… le docce per gli ospiti sono effettivamente una priorità per i niagholesi.
“Certo, capisco… quindi immagino siano necessarie”
“Non possiamo aprire il nuovo CSPS senza docce per gli ospiti”
Quando si dice che l’accoglienza è un’arte…