mercoledì 1 maggio 2013

Il buio

Il buio a Niaogho è nero davvero.
Quando non c’è luna, per i miei occhi di donna abituata alla luce è difficile orientarsi.

Qualche sera fa sono uscita per andare a mangiare qualcosa al carrefour (l’incrocio), da Mariam: non era tardi… le 19e30 appena… ma il buio era già fondo… e senza luna (che in questi giorni sorge molto tardi).
Quando mi capita di uscire di notte, ho sempre la torcia con me… anche quella sera.
Uscita dal portone, mi sono incamminata lungo il sentiero, ed è stato immediato il bisogno di aprire le braccia e volgere lo sguardo al cielo stellato. Continuando a camminare (conosco il sentiero e so che non vi sono ostacoli di sorta) ho notato che tenendo lo sguardo fisso in su, gradualmente è come se le stelle si fossero accese per me una ad una, e quelle cadenti avessero deciso di iniziare allora una danza speciale a me dedicata… uno spettacolo…  
Poi sono tornata con lo sguardo avanti e… ehmm… non riconoscevo più la prospettiva: camminando al buio, pur con la torcia ma con il naso in su, ero uscita dal sentiero…
Sapevo di essere vicina a casa, poiché i profili delle capanne e delle poche case in mattoni mi era familiare, ma ero completamente disorientata.
Fermi tutti!!!
Con calma ho iniziato a illuminare lentamente le case/capanne vicine, e individuata la mia, mi ci sono diretta, per poi iniziare il percorso daccapo.
Alla fine sono riuscita ad arrivare da Mariam, sorridendo fra me e me, per gustare un piatto di igname, ma devo ammetterlo…
Mi ero proprio persa.

A 40 metri da casa.

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