lunedì 26 marzo 2012

Le AZDORE burkinabé

Lezione di piadina romagnola in Burkina Faso.
L’avreste mai detto?!
Io no, e soprattutto mai avrei pensato di potere essere io l’insegnante!
Prima di partire per questa avventura, Maurizio Camilletti e Rosella Reali - ultimi tegliai di Montetiffi - mi hanno donato una teglia, chiedendomi esplicitamente di portarla qui in Burkina. Non posso fare altro che ringraziarli: mi hanno dato l’opportunità di vivere un pomeriggio unico!!
Sono andata a casa di Abas a fare la piadina, insieme alle sue due mogli (Fati e Dahanatou), le sue due cognate, e un numero imprecisato di bambini.
Il momento critico è arrivato con l’assaggio: la prima piadina era pronta, e doveva essere subito mangiata poiché avendo utilizzato l’olio in sostituzione dello strutto sarebbe divenuta presto piuttosto dura. Niente paura - dico con Abas - ora contiamo quanti siamo e facciamo piccoli spicchi!!!
Arrivata a 20 mi sono fermata, perché altri bambini stavano arrivando e non c’era modo di tenerli fermi.
Devo dire che la piadina è stata un successo! Soprattutto abbinata alla marmellata di mango fatta un paio di giorni prima.

Due ringraziamenti speciali sono d’obbligo.
A Maurizio e Rosella, persone splendide davvero, per avermi donato la Teglia e per avermi incoraggiata a provare a fare la piadina qui a Niaogho.
Alla ‘cuocaLoretta’, che ha provato lei stessa a Cesena la ricetta della marmellata di mango, per metterla a punto e poi passarmela.
Un grazie di cuore a tutti!





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