lunedì 31 ottobre 2011

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La mentalità africana ancora non mi appartiene. No, no.
Altrimenti oggi non sarei di malumore.

Vado al nuovo CSPS, dove i muratori stanno costruendo le latrine degli alloggi degli infermieri.
Faccio un giro giusto per dare un’occhiata. Io, che non sono esperta di lavori edili, tantomeno di fattura africana, persino io mi accorgo dell’approssimazione con cui i lavori vengono condotti: in una latrina mancano le maniglie in ferro, nell’altra il buco esterno.
Quando chiedo spiegazioni mi viene detto “Je l’ai oublié” (l’ho dimenticato). L’ho dimenticato - capite?!

Durante la stagione delle piogge (Abas dice circa 4 mesi fa) il vento ha abbattuto un grande albero in prossimità di uno degli alloggi, per fortuna sfiorandolo appena, non distruggendo nulla.
4 mesi fa.
Lo taglio io? No, io no, fallo tu. Ma forse vuole tagliarlo l’altro. E se fosse che…
Nell’indecisione l’albero è tuttora accoccolato su un fianco, e - udite udite - il muratore aveva intenzione stamattina di costruirci sotto la latrina, senza tagliarlo.

No, decisamente devo ancora entrare nella mentalità africana.

1 commento:

  1. scusimi tanto, ma come lo appena scrito sul tuo muro su facebook. non devi entrare in questa mentalità, perche non vanta nessuno, perchè devi entrare? se entra in questa mente amaro, riuscira infelice. deve solo aiutarli a capire le cose? possono capire. devi solo cercare un modo per farli capire. sono sicuro che ti ascoteremo. sanno che sapete vivere, organizare e reagire. ma se entra con noi saremo tutti infelice, e tutti questi belli ideè che state mettendo in pratica non avrebbe piu senzo.

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