mercoledì 16 novembre 2011

Ouaga è tutta un'altra storia

Ouagadougou è tutta un’altra storia.
Sono andata in capitale per un paio di giorni, per alcune commissioni: traffico convulso, tutti di corsa e relazioni personali ridotte al minimo. È esattamente il contrario di ciò che accade al villaggio, ed è per questo che già la seconda sera non vedevo l’ora di tornarmene a Niaogho.
Per raggiungere Ouaga ho utilizzato il taxi brusse: un pulmino anni ’60 da circa 15 posti compreso l’autista. All’andata eravamo 25 dentro l’abitacolo, 3 sul tetto insieme ai vari bagagli, scooter, bici, tre capre e un montone. Al ritorno siamo rimasti tutti pressati all’interno, probabilmente perché era già buio e sarebbe stato rischioso rimanere sul tetto. Qualche timore per la guida a dir poco spericolata del giovane conducente, ma in un paio d’ore sono giunta a destinazione, incolume e felice di riabbracciare Niaogho. Tutti sorpresi i miei compagni di viaggio, non è frequente che una bianca salga su un taxi brusse, e sono stata perciò accolta da sorrisi e calorosa accoglienza. Effettivamente è un mezzo di trasporto che, come la bicicletta, avvicina incredibilmente alle persone. È un modo per mettere da parte i privilegi e accettare le ‘loro’ condizioni: andare in capitale con un’auto costa minimo 50 euro per il carburante (senza considerare le eventuali riparazioni e il compenso per l’autista - io posso guidare al villaggio, ma in capitale, dove vige la legge del più forte, non ci penso neppure -), con il taxi brusse 5000 CFA (8 euro), e puoi caricare tutti i bagagli che vuoi. Ma soprattutto: chi ha l’auto al villaggio?! Il commerciante più ricco ne ha ben due, ma ovviamente vuole lucrarci sopra… e le latre tre auto che si vedono in giro… bhé, dubito fortemente riuscirebbero ad arrivare a Ouaga.
Una volta arrivati in capitale, ci si sposta coi taxi, molto spesso collettivi (nel senso che i posti disponibili vengono sfruttati al massimo): scassatissime auto verdi che ti chiedi come possano ancora funzionare e per cui ogni volta devi contrattare fino allo sfinimento.
Non ci sono orari di partenza per i taxi brusse: arrivi, paghi il biglietto, e aspetti che il taxi si riempia. Potrebbero passare 10 minuti, come un’ora o due ore. Ma noi non abbiamo fretta.
Qui non esiste il concetto di fretta. Ad eccezione di Ouaga.
Ouaga è tutta un’altra storia.

Nessun commento:

Posta un commento